Edificio residenziale di Housing sociale

via San Pio V - Torino

Anni 2010

Dati dimensionali: mq. 3.300
Committente: Ufficio Pio - Compagnia di San Paolo
Realizzazione: Progetto non realizzato

Progetto architettonico: Studio Granma Architetti Associati, arch. Alberto Sasso, arch. Federica Cerrini

L’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo indice un bando di gara a procedura ristretta attinente la progettazione architettonica per la ristrutturazione di un immobile da destinare prevalentemente a residenza temporanea.
La convivenza di attività diverse nello stesso corpo di fabbrica (la residenza, il commercio, la residenza delle Suore del Buon Consiglio e la scuola materna) ha l’obiettivo di favorire rapporti di collaborazione e di integrazione, affrontando il tema dell’housing sociale da destinare principalmente a famiglie con figli minori.
L'immobile contiene due spazi a corte con caratteristiche morfologiche molto diverse. L'analisi dell'impianto, le suddivisioni per categorie di utilizzatore e le caratteristiche architettoniche hanno determinato le scelte progettuali relative alla gerarchia degli spazi e alle loro relazioni. Verso la strada l'edificio storico, fiancheggiato da due strette maniche, fa da sfondo ad una corte aperta verso lo spazio pubblico. La corte che ne risulta si affaccia sulla città, circondando il piccolo edificio posto lungo il filo stradale
Gli ingressi alla residenza temporanea sono posizionati agli angoli del cortile aperto su via. Un percorso continuo conduce dalla strada all'interno della corte da cui si distribuiscono gli ingressi alla scuola materna, alla residenza temporanea e alle attività commerciali. Il cortile interno è invece uno spazio privato e riservato, completamente circondato dagli edifici.
I criteri che hanno guidato la riflessione sulla distribuzione delle funzioni mirano a garantire l’integrazione con i percorsi esistenti, la chiarezza di impianto distributivo, la semplicità di accesso e d’uso, la possibilità di assicurare uno svolgimento riservato e sicuro delle singole attività, ma anche la possibilità di valorizzare la complementarietà tra alcuni degli usi proposti.